Naturalmente Ben-Essere
E' stato divertente suonare al Festival Olistico "Naturalmente Ben-Essere". Si usciva da una settimana di tempo terribile qui in Canavese, caratterizzato da piogge torrenziali, piogge senza preavviso, piogge che prima sembrava che non piovesse e invece guarda te come viene giù.
Poi però di venerdì è uscito un timido sole che aveva l'aria di dire: "O vi spicciate e andate a suonare, oppure state lì a bamblinare che io me ne vado".
Allora per forza di cose via di corsa, lungo il nastro tiepido dell'autostrada in un paesaggio di quelli che si potrebbe andare fino al mare senza battere ciglio. E il sole ci ha dato una mano, rimanendo in bilico quel poco che basta per poter avere fiducia nel resto della serata.
La location del concerto era proprio bella bella, si trattava della corte interna di un castello quattrocentesco, un po' rifatto nel seicento e ora adattato per accogliere anche il Comune, una costruzione massiccia e multifunzionale.
Abbiamo suonato davanti ad una platea compostissima ed attenta che ha iniziato ad assistere al concerto comodamente sistemata sulle sedie piazzate dall'organizzazione per poi finire a saltellare sotto il palco mentre il nostro buon Armando dosava sapientemente i suoni come solo lui sa fare. Insomma, se vedi che a un certo punto le sedie vengono messe da parte e la platea balla, è un ottimo segnale, proprio come quando butti gli agnolotti nell'acqua salata e quelli dopo un po' vengono a galla.
No?